Home Restaurant

Storia

La traduzione letterale di Home Restaurant è ristorante in casa. Questa formula di ristorazione nasce negli Stati Uniti nel 2006 con il nome di guerrilla restaurant e supper club, e a Cuba dove viene chiamato casa particular. A partire dal 2009 arriva in Europa e si estende in particolare nel Regno Unito.

Fino al 2015, in Italia chiunque aveva la possibilità di svolgere l'attività di Home Restaurant, cioè preparare pranzi e cene presso la propria abitazione per altre persone, considerate come ospiti personali, però paganti. 

Normativa

Le risoluzione del Ministero dello Sviluppo Economico di aprile 2015 e ancor più quella di ottobre 2016 chiariscono che l'Home Restaurant è equiparabile ad un esercizio pubblico di somministrazione di alimenti e bevande e dunque soggetto alla relativa disciplina commerciale, fiscale e igienico-sanitaria.

La Regione Emilia-Romagna con la Determina del giugno 2018, che richiama il regolamento della Comunità Europea 852 del 2004 sull’igiene dei prodotti alimentari, e con la Determina di marzo 2023 ha ulteriormente chiarito una serie di aspetti molto importanti riguardo la sicurezza alimentare.

Adempimenti

Per esercitare l'attività è necessario essere in possesso dei requisiti di onorabilità e dei requisiti professionali richiesti per somministrare alimenti e bevande.

Allo Sportello Unico delle Attività Produttive del Comune,  va presentata una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività)  con la quale si comunica: l’esercizio della attività di Home Restaurant, la notifica sanitaria ai fini di registrazione dell’impresa alimentare al Dipartimento di Sanità Pubblica dell’AUsl e la vendita e/o somministrazione di alcolici all’Agenzia delle Dogane.

Va fatta domanda di iscrizione al Registro delle Imprese e all’INPS e richiesta la Partita Iva all’Agenzia delle Entrate.

È indispensabile redigere un Piano di Autocontrollo Haccp, cioè un'insieme di procedure che il ristoratore si obbliga a seguire per  salvaguardare la salubrità del prodotto e la salute del consumatore.

Come avrete capito, nel giro di poco pochi anni, si è passati da una totale assenza di regole ad una serie di requisiti amministrativi, fiscali e professionali che di fatto equiparano, da quasi tutti i punti di vista, l’attività di home restaurant a quella degli altri esercizi di ristorazione.