Storia

Siamo in località San Pietro a pochi minuti da Ozzano dell'Emilia, all'interno del Parco Regionale dei Gessi Bolognesi e dei Calanchi dell'Abbadessa a 100 mt dalla Torre.

Il primo documento tratto dagli Annali Camaldolesi riconducibile al Castello di Ulgianum (Ozzano a partire dal XVI sec.) e quindi alla sua Torre è del 1099.


La storia e la posizione di prima difesa naturale del territorio, hanno fatto della Torre l'edificio-simbolo di Ozzano dell'Emilia, tanto più che questa viene inserita nello stemma comunale nel 1881.

L'esistenza di due chiese all’interno del Castello di Ozzano , quella di San Pietro ancor oggi presente e quella dedicata a San Lorenzo, di cui non si ha più traccia, confermano la prosperità del borgo almeno fino al 1200. Guerre, epidemie e distruzioni ne avviarono presto il declino determinando un brusco ridimensionamento della popolazione.

Il Castello di San Pietro, riedificato dopo le distruzioni del 1175, e passato sotto la giurisdizione del Comune di Bologna, nel 1366 venne preso dalle milizie di Bernabò Visconti. Nel 1420 le truppe di Braccio Fortebraccio da Montone compirono l'ultimo saccheggio e distrussero il castello.

Natura

Il Parco Regionale dei Gessi e Calanchi dell'Abbadessa offre ai suoi frequentatori ogni giorno le le sue bellezze. Nel silenzio e nella tranquillità del Borgo di San Pietro, in ogni stagione, ci sono profumi da respirare, suoni da ascoltare, animali da osservare.

Non avrei mai pensato che a 5 minuti dal paese e a 2 km dalla via Emilia avrei potuto osservare dal balcone il volo di una poiana, vedere un picchio all'opera in uno dei tigli del giardino, tortore ed upupe sostare indisturbate nel prato di casa, uno scoiattolo correre sui fili del telefono, un branco di caprioli brucare nel campo sotto alla Torre, un istrice attraversarmi la strada mentre rincasavo, cinghiali in cerca di cibo, per non parlare delle lepri e dei fagiani ovunque presenti ad ogni ora.

Che dire poi dell'incontro fatto da mia moglie una mattina: 4 lupi in procinto di attraversare via San Pietro a 200 mt da casa.


Passato l'inverno, stando comodamente seduti nel nostro gazebo intenti a gustare i miei piatti e sorseggiando del buon vino, spero apprezzerete il panorama che ci circonda, il silenzio e la tranquillità di questo luogo. 


E magari concedervi una breve passeggiata digestiva attorno al Borgo alla scoperta della quercia secolare lungo il rio Gorgana che scorre a fianco di via del Casserone poco sotto la nostra casa..

.. poi girando a destra su via delle Querce alla ricerca delle due fontane dall'Armi del XVI secolo, per ritornare infine su via San Pietro percorrendo la strada sterrata che costeggia il piccolo cimitero abbandonato.

Neanche un'ora di cammino, ma sufficiente per apprezzare la tranquillità e la ricchezza naturalistica e storica di questo piccolo angolo di paradiso.